g-audio magno! una g-alleria di immagini e parole

lunedì 24 dicembre 2012

frasarioReloaded



in questi giorni interagisco con la duenne
che conversa fluentemente con
persone viventi, pupazzi, amici immaginari
mettendoci lo stesso identico trasporto ed entusiasmo

ecco quindi che aggiorno il dizionario
estendendolo a frasario
prima di dimenticare tutto come mio
solito

tappo caduto sotto la sedia:
"non ci arrivo a prenderlo"

"ci ho arrivata"
si dice ci sono arrivata, amore
"ci sono arrivata"
"ma porca miseria è caduto ancora"

minestra:
"la rovescio e poi mescolo"
intendendo il tavolo

piadina calda:
"me la dai qui che la soffio?"

cartellone pubblicitario all'angolo della via:
"chi ha fatto quel disegno?"
pausa
"la mamma"
(che tesoro! ma era la foto di una cucina)

"come stai barbapapà?
bene"
è solita conversare con i pupazzi
mettendo loro in bocca le risposte
(niente di più pratico)

di una delle ultime mattine:
"non andare a lavorare! per favore!" in lacrime
cuore strappato in coriandoli

"vuoi funzionarlo"
intendendo una foto sul monitor
(la vorrebbe in movimento)
o alternativamente un qualsiasi apparecchio
elettrico-elettronico

ipercorrettismi:
"toglio io" (tolgo)
"puliscio io" (pulisco)
"stivalo" (singolare di stivali)
"wudo" (singolare di wudy aia)

congiuntivo??!?!??!!:
"mi sembrano che siano i palloncini"
riferito a scarabocchi circolari
da lei eseguiti

"aspetta, devo fare una cosa delicata"

"via via talpa! sei proprio dispettosa,
ti mando via, perché sei cattiva"
(riferendosi alla talpa
presente tra le pagine di
gaspare il terribile, che a quanto pare
le ha fatto un po' paura...)
e a dire il vero fa paura anche a me, adesso,
perché me la immagino gigante e ammantata,
come i mostri di "the village",
che si aggira non vista, eppure
percepita dall'occhio esp della bimba
(immagine un po' troppo kinghiana persino per me)
aiuto
ho paura

domenica 23 dicembre 2012

stranaVita



il periodo è alquanto strano:
soddisfacente
avvilente
preoccupante
divertente
imbarazzante

tutto in uno
come il detersivo per la lavastoviglie

messa da parte ogni velleità
anche lavare i piatti
può essere una soddisfazione

o bere una tisana
o vincere un premio in denaro per avere
perso alcuni chili di troppo
e insieme a questo,
che già di per sè può apparire surreale,
trascorrere una serata ai confini della realtà
(un inedito episodio di black mirror?)
mentre si sentenzia
"avessi saputo che era così non sarei venuta"
ma con un sorriso grande così

tutto molto strano

ps
collega-amica in sala insegnanti: "posso farti una
domanda imbarazzante?
sei dimagrita?"
"sì, un po'" rispondo e nel frattempo penso:
non è questa la domanda imbarazzante,
quella davvero imbarazzante sarà
"ma sei ingrassata?"
- e di nuovo!?!?!!, aggiungo io -
ma quella domanda non viene mai formulata,
sta solo sulla punta delle lingue
o nella testa di quelle come me
:-)

pps
lo scanner sciopera
foto col cell
solite chine e cannucce...

ppps
l'uccellino
è uscito da una incantata città

mercoledì 12 dicembre 2012

giraGira



gira gira e mi sveglio ogni mattina
come se dovessi trovare una direzione

in testa ho un tornello o una
porta girevole
e un traffico da ora di punta:
c'è chi entra
c'è chi esce
c'è chi blocca il flusso
incastrandosi nel mezzo
creando il caos
in questa folla brulicante
un po' indistinta

molto indistinta
se riuscissi a scorgere un volto
una sembianza
a cogliere una voce
un discorso

e invece niente
tutto gira
entra ed esce
e io posso esserne solo
immobile spettatore.
avverto una specie di sfarfallio
nella gola
ma solo questo
e la sensazione
di dovere trovare una direzione

eppure ho superato da tempo "il mezzo della nostra vita"
ho una figlia piccola che dalla cucina mi richiama insistente al dovere:
"mamma, mamma! vieni a lavare i biberon"
tra poco dovrò andare al lavoro
e quindi una direzione ce l'ho, indubbiamente ce l'ho...

resta sempre il solito quesito adolescenziale:
quella giusta?
e chissà se ne esiste una giusta

e se esistono persone giuste (o che si reputano tali)

di certo non sono una di quelle

sabato 1 dicembre 2012

finalmenteSiamoAllaFrutta


quanto corre bene la china
su una
carta liscia satinata
(da acquerello 300 g)?

corre
se la sospinge il fiato
da una cannuccia
(succhino viviverde alla pera)
e se ha la giusta inclinazione

e io ho la giusta inclinazione?

non so
di sicuro è inclinato il piano su cui corro come una bilia
da settimane
inclinato, a volte troppo...
la dieta proteica mi ha sottratto alimento ai pensieri
(il cervello necessita di zuccheri, si sa,
per funzionare)
tanto che l'altro ieri ho fatto un
involontario
esperimento sociologico
sulla popolazione sammarinese
e ho concluso che:
"una panda di 8 anni sul ciglio della strada non la ruba nessuno"
e dire che ho lasciato le chiavi infilate nella portiera
per almeno sei ore

da ieri per fortuna ho ricominciato a ingerire la frutta
e chissà che il cervello non riprenda a funzionare



lunedì 12 novembre 2012

brutteAbitudini



non ho perso l'abitudine di ammalarmi nei giorni di festa
ieri sera sono rimasta a casa, sola,
con marito e figlia a gozzovigliare da amici e amichetti,
oggi avevo preso un giorno di permesso
e mi si è tramutato in un giorno di malattia
(non ufficiale)
e domani tornerò al lavoro perché ho degli appuntamenti importanti
e intanto in gola
ho un coltello
qua
a sinistra
ecco, lì

dovrò decidermi a togliere le tonsille
ma ho paura di morire

così, meditando su queste amenità,
ho passato il tempo a sperimentare con le macchie




 
con dubbi risultati

domenica 11 novembre 2012

eIoCiProvo

 

 
 
ho inviato la domanda di partecipazione
di Paola Pallottino
 
allegando questa immagine
perché mi pareva significativa del mio ultimo periodo
professionalmente parlando
 
esorto tutte le illustratrici
(attive o parzialmente attive (!!!)
lo specificano nel bando è per questo che
non ho avuto esitazioni per una volta,
perché almeno parzialmente, sì, sono attiva, no?)
a partecipare!
 
 

sabato 10 novembre 2012

miracoliDellaNatura




gli scatti immortalati con
cellulare non rendono giustizia alla meraviglia della realtà
a volte pare che dio (o chi per lui) voglia usare
il cielo come una tela
e luce e nuvole e natura come
una personale tavolozza

 
a volte poi dio (o chi per lui) si palesa per vie
ancor più stupefacenti
e il cellulare, di nuovo, non può rendere giustizia...

 


il miracolo in questo caso è tutto domestico:
dopo una mezz'ora di favole, filastrocche, ninnenanne
che ha spezzato le mie vertebre lombari
la piccola tiranna si è addormentata nel suo lettino
con una piccola folla di sostenitori che facevano il tifo
per lei
(e per me)
in ordine, da sinistra in alto, procedendo in senso orario:
la carota, il cagnone, barbapapà, il broccolo, la fragolina
e il lupo

il messaggio mi pare chiaro:
lei non dorme da sola

biancaEatro(biancaEaltro)



ecolina warm grey, china, acrilico bianco
ed è finita la settimana

lo scorso week end siamo stati a Lucca Comics & Games
una conquista perché la bimba si è raffreddata il giorno prima
(ma l'abbiamo lasciata dai nonni ugualmente)
una condanna perché così ha contagiato la nonna
(che attualmente è, afona, in terapia antibiotica)
una maledizione perché ci ho lasciato un mezzo stipendio
(ma ne è valsa la pena)
una disdetta perché mi è sfuggito un libro che mi interessava
(Moby Dick di Alessandro Sanna, che avrei potuto avere dedicato!)
un trionfo perché tanti altri ne ho portati a casa...
(uno per tutti: zerocalcare)
(facciamo due: zannablù)

Lucca
per chi ama il fumetto, l'illustrazione
o i giochi da tavolo è un appuntamento
imperdibile

per noi questa è stata
una Lucca memorabile, direi
(direi)

il lunedì seguente, poi,
quello appena passato,
avevo un paio di appuntamenti:

1. con la mia carriera ormai naufragata di illustratrice
2. con la mia altrettanto naufragata forma fisica

il primo l'ho dovuto procrastinare (termine che
mi perseguita ultimamente: l'ho sentito la prima volta
in bocca a chi, secondo me, aveva intenzione di fare
effetto,
e sono passati anni e anni,
attualmente
mi si è ripresentato come un fantasma inquieto,
persino mio marito si è messo ad usarlo,
sarà che da qualche parte, in internet, ho pescato
un'immagine - questa - che ha aperto una falla
nella diga e il vocabolo in questione ha iniziato a defluirne,
sarà)
rimandandolo a venerdì prossimo,
sperando che l'interlocutore, persona
notoriamente accomodante e comprensiva,
;-P
si accontenti di questa prima rata ad ecolina:
è uno studio di Bianca ed Atro, i protagonisti di
Punti di Vista
(le maiuscole sono meritate e meditate,
vista la solennità dell'argomento,
si tratta infatti di un progetto libro
- chimera, utopia, miraggio -
che giace sotto la polvere da anni,
ma che, zombie o lazzaro, si sta riscuotendo)

il secondo, invece, mi ha vista puntuale
ahimè
e mi è costato
ben più di uno stipendio in euro
e una dolorosa presa di coscienza in centimetri e chilogrammi

ma almeno la mia circolazione si sta ridestando
dopo cento anni
al bacio non di un principe, ma di una serie di ripetizioni da 14

(a proposito del disegno qua in cima,
se qualcuno notasse un qualche collegamento
di questa tecnica con quella del libro che mi sono lasciata sfuggire
- quello di Sanna per intenderci -
e mi volesse fare notare che l'universo degli inchiostri dati a macchia
è ostile, impervio ed irto di ostacoli
e che Sanna è un maestro indiscusso e ineguagliabile
e che con questo disegno non faccio altro che rendermi ridicola,
gli dovrei rispondere che, sì,
ne sono pienamente consapevole, ma
che da qualche parte si deve pure incominciare
e lo pregherei, cortesemente, di farmi sapere le date del prossimo corso
tenuto da Alessandro Sanna, perché io ci sarò)

domenica 28 ottobre 2012

unAuguri(oooooooooooooo)



e dire che quando stavo rientrando
dopo il lavoro
la giornata mi era stata rischiarata da
un timido arcobaleno

poi il pomeriggio è tracollato:
insonnia molesta
un piede inspiegabilmente inservibile
(l'insonnia: la sua
il piede: il mio
il connubio: mortale)

ore trascorse a sgridarla
a zoppicarle dietro come la nonna obesa novantenne
di qualche sitcom malriuscita americana
o tedesca, se ce ne fossero...

il tentativo di riordinare la cucina
sempre claudicante
(sia io sia il tentativo)
e un rumore sospetto dalla sala
tud
mi affaccio e ha il mio telefono in mano
"alice hai fatto cadere il mio telefono?"
la risposta dallo stesso:
una seconda crepa nel cristallo

bene
ho omesso che il padre
era uscito per un intervento di lavoro
e il padre non è cardiochirurgo
è informatico, non aggiungerò altro.

perciò, in assenza di testimoni,
per scongiurare l'infanticidio
parto in macchina

il cielo si stava tingendo alla grande
come solo in questa stagione osa fare
(se l'estate è la stagione dell'anguria
e la primavera è la stagione delle fragole,
l'autunno è quella dei tramonti)
forse un tramonto-spettacolo
avrebbe potuto salvarmi/ci

ma dopo 5 minuti si è addormentata
inversione a U
e a salvarmi è stato il tavolo della cucina
(sgomberato precedentemente al costo di un
cellulare di ultima generazione)
e in più la china, l'ecolina, l'acrilico bianco,
i pastelli i pennelli i pennelli di martora e quello buffo a ventaglio
e il contenitore per il ghiaccio
trasformato in tavolozza
e qualche goccia di acqua
e qualche minuto, ora (!!!) di sonno

so che la serata così sarà rovinata
che appena ci metteremo a tavola con quei 4 amici
salterà su come un jack-in-the-box
malefico e ridanciano
ma almeno sono salva
e lo è anche lei

per ora

(il disegno è un biglietto d'auguri
e dal momento che festeggeremo domani,
domenica,
pubblicherò il post domani per non
spoilerare, anche se immagino
che la festeggiata abbia di meglio da fare
che mettersi a leggere quaggiù)

giovedì 25 ottobre 2012

tiraAriaDi




aria di nuova sperimentazione

dicevo che sarei andata a riordinare
ma un'occasione così quando mi si ripresenta:
la casa vuota, il silenzio propizio,
una penombra sorniona

così non ho richiuso nessuna boccetta,
non ho lavato nessun pennello
e mi sono rimessa al lavoro
tornando su soggetti più convenzionali

niente tempesta
solo disappunto
il disappunto di chi si vede invadere,
manipolare, utilizzare
in una parola: maternità

poi mi giunge notizia che la piccola serpe si vende per un cracker
(l'ultima volta era per un grissino)
poiché giunta dai nonni viene assalita da
inspiegabile attaccamento paterno (mi raccontano)
perdurante lunghi lunghissimi minuti
e facente temere impossibilità di abbandono di minore
fino alla proposta di un cracker
che spegne la dipendenza da umano
e accende quella da carboidrato

tutto a posto
la bimba è autonoma
(da chi avrà preso?)

oggi però madre obesa ha speso calorie
a pennellate
piuttosto che assimilarle a grandi morsi

nuove vie di chine e ecoline
chissà
ricordo post con sperimentazioni di oli e olietti
che lì giacciono abbandonati
ma è questo il bello:
imbocchi un sentiero e nulla ti vieta di
lasciarlo alla prima biforcazione
o di buttarti nel sottobosco e tracciarne uno tu,
qualche rovo ti graffierà, pazienza,
ho indosso i pantaloni lunghi

eccoGrazie



oggi ringrazio

a volte fa bene rivolgersi al creato, al creatore,
a una qualche divinità che si preferisce
e dire grazie

sono piccole cose, sono grandi cose,
sono le nostre cose e hanno valore perciò
grazie

ò_0

il disegno non c'entra nulla,
ma fa parte delle piccole cose,
il tavolo della cucina ne porta ancora i
segni
relitti di ecoline, scottex, china, matite
pennelli
pennelli
pennelli
l'acrilico bianco;
mi sono autoesiliata dalla zona lavoro
per eccessiva impraticabilità
ed ho reso così impraticabile anche la cucina,
il cui tavolo era l'unica superficie libera rimasta
ora andrò a riordinare:
le boccette vanno chiuse prima che ne evapori il contenuto
i pennelli lavati prima che l'acrilico li condanni

mi rendo conto che uno degli insegnamenti più
significativi che sto dando a mia figlia è
"chiudi i pennarelli dopo che li hai usati"
si tratta di rispetto

il mio rispetto è forse un po' selettivo

ma anche i grandi insegnamenti possono
passare attraverso le piccole cose, credo;
quando non rispetta il gatto ne porta poi i segni sulla faccia,
ma i pennarelli non si possono difendere
e non protestano
loro si asciugano
piano piano
e ci lasciano
senza un fiato

qualcuno deve pensare anche a chi è senza voce

naturalmente per ora sono sempre io a richiudere i pennarelli
a scovarne i tappi dispersi e a volte troppo tardi:
il giallo ci sta lasciando

il gatto però sta bene

ieri durante il sonnellino
mi sono coricata accanto a lei
e automaticamente mi ha infilato la mano
nello scollo della maglia, com'è sua abitudine
avendo le unghie troppo lunghe (mea culpa)
mi ha fatto male così le ho tolto la mano
bruscamente
la risposta, nel sonno, è stata:
"non ti voglio più!"

ok, mi citava,
mi accorgo di essere una madre verbalmente aggressiva

ultimamente infatti dice
"la mia mamba"
(così come
"il fantamba"
quando si mette sotto il lenzuolo)

essere una mamma mamba dovrebbe preoccuparmi:
uno dei serpenti più velenosi in natura

e invece penso che vada bene comunque
trascinate da questa tempesta di vento
cresciamo insieme
io che le insegno a chiudere i pennarelli e
lei che mi insegna a stare più attenta al peso delle parole
grazie

sabato 20 ottobre 2012

sonSoddisfazioni

Oggi mi perdo in autoelogi e simili sproloqui.

È necessario al mio umore mutevole,
alla frenesia che caratterizza i piani alti
del mio essere e le mie giornate interminabili che, ahimè,
terminano invece in un nulla di fatto familiare:
io che soccombo esausta sotto le sempre più argute
argomentazioni della bimba addormentandomi intorno alle
22.00 mentre lei, ancora piena di energie, si aggira per casa,
l'ultima volta dichiarando "si è stufata aice", solo perché
pretendevamo di metterla a letto

mi sembra che le serate non esistano più,
estirpate dalla mia agenda giornaliera...

forse è ingiusto tentare di ragionare con un
essere che ancora non ha due anni

ingiusto nei suoi e nei nostri confronti

Per questo necessito urgentemente di qualche soddisfazione
esterna al nucleo familiare, qualche soddisfazione
inaspettata
un regalo dal mondo
che puntuale è arrivato



ho ricevuto una gradita mail,
era l'autrice di quel libro che è uscito
tempo fa per un'editrice locale (Fulmino)

il libro ha vinto il primo premio al
Premio letterario nazionale “Anna Osti” di Costa di Rovigo
nella sezione narrativa edita per l'infanzia 9/13 anni,
nella motivazione si fa cenno anche alle mie illustrazioni,
alle scritte fatte a mano e alle piccole icone che corredano il testo;
presidente della commissione giudicatrice niente meno che
Luigi Dal Cin, mi hanno detto...
il mio nome come al solito non compare, ma nonostante
questo mi fa l'effetto di una boccata di ossigeno,
grazie
e complimenti alla scrittrice,
storica determinata, sapiente narratrice e bi-nonna orgogliosa






avevo ricevuto un'altra mail, tempo prima,
dalla scrittrice dei miei libri greci:
il nostro Niloufer è stato tra i sei finalisti
di un premio nazionale;
altro ossigeno, grazie mondo

oggi mi sento di nuovo allineata
a dispetto dell'adrenalina che scorre
senza scopo né motivo tutt'intorno al cuore



domenica 7 ottobre 2012

dov'èFantasma?



china nera, ecolina warm grey, grafite (hb, 3h, 5b),
pastello derwent ivory black, bianco acrilico

un lavoretto su commissione per
un giornale promozionale di teatro

un nuovo spettacolo
(compagnia fratelli di taglia)
basato su una delle favole di Ende;

la settimana è stata particolarmente impegnativa
e perciò quello che sarebbe stato il lavoro
di un giorno si è trasformato
nel lavoro di una settimana intera

incidenti di percorso:
1. scansione delle matite orribilmente deformata,
perché a metà lo scanner è stato aperto da una bimba
giustamente incuriosita dal rumore

2. attacco di insoddisfazione dell'autrice, tradottosi in
"rifare"

3. bottiglietta di china nera agguantata dal tavolo
e tradotta per casa, aperta, con risultati prevedibilmente
rovinosi; io ero fuori casa, perciò dell'evento ho sentito solo narrare,
ma il nero sotto le unghie della suddetta bimba dà conferma alle voci...

la gran parte del lavoro è stata eseguita su tavolo non conforme,
causa caos domestico;
nella penombra crepuscolare,
causa nanna della bimba;
con strumenti di riciclo,
causa periodici furti ai miei materiali da disegno,
strumenti professionali che per un'ereditarietà discutibile
diventano quotidianamente suppellettili da asilo nido...
tutto nella norma, quindi
:-)

cosa fatta capo ha
(ora speriamo che il definitivo soddisfi il cliente)

lunedì 1 ottobre 2012

ilNumero2



questa data è memorabile per 2 motivi
1 ottobre:
1. qua in repubblica è festa (la repubblica è di san marino)
2. entro oggi bisognava inviare le tavole per partecipare alla selezione di bologna
(data che la fiera anticipa di anno in anno)

partendo dal punto 2: non ho inviato nulla,
come sempre da quando vivo in wonderland*
(2 anni)
e dire che avevo un sacco di idee
(un sacco di idee quaggiù, nella valle dell'inconcludenza, sono
ben 2)

tornando al punto 1: ho lavorato,
2 schizzi ben meditati,
appena inviati,
vedremo cosa ne dirà il committente;
ma è stata comunque festa per me, perché la bimba
era in trasferta da mezzogiorno e poter
pranzare alle 2 e mezza con raschiatura di frigo,
saltabeccando da un tavolo da lavoro all'altro
senza inciampare in piagnistei alti meno di un metro
è stata una gioia...

ho avuto però anche tempo per
pensare (e come so bene nel mio caso pensare è dannoso)
giungendo alla conclusione che anche solo
2 idee per me sono troppe;
non significa nulla, lo so,
ne ho avute tante di idee nella mia vita,
povere bozze lasciate a marcire nell'ombra
o a seccarsi in riarsi solai del pensiero.
seccate e sparite.
a volte appuntate, ma comunque sparite, perché chissà
che fine ha fatto l'appunto impresso su carta grigia di oblio...

dovrei perquisire la casa/le case
tornar sui miei passi in cerca delle briciole, che chissà se ho lasciato.
quaderni, fogli, agende, blocchetti, post it (e che dire dei file perduti
nei passaggi da un computer all'altro?)
un romanzo qua, un racconto là, un progetto libro illustrato

venite a vedere il bambino mostro
il corvo e il mantello
vittoria vera
la storia di go e ccia
ali di anatroccolo
punti di vista
lupo daltonico e cappuccetto dislessico
l'enciclopedia fantastica...

chissà se esiste un cimitero delle (proprie) idee,
un cestino, come quello del pc,
dove cliccare e per miracolo ripristinare (!)
se le avessi di nuovo qui, nella memoria,
pronte per essere realizzate o scartate o derise
che ne sarebbe di me?

oggi ne ho 2
coltivate da giorni
coccolate e nutrite

sono:
1. i pianimali
2. assenza di wislawa szymborska

non le sto realizzando e non le realizzerò
e questo pesa come il mondo!


* il post bimba

domenica 30 settembre 2012

(ri)flessioniDiStile




mi domandavo

è giusto scrivere così?
senza maiuscole (quasi sempre), andando a capo secondo un criterio
imprecisato, usando una punteggiatura altalenante,
saltabeccante, inconsistente
usando un linguaggio personale, intimo
a volte mimetico

è giusto?
del resto questa,
per quanto scarsamente frequentata,
è una pagina pubblica,
quindi non scevra di responsabilità...

pubblicare significa esporsi, mettersi in gioco, o no?

ci pensavo perché
lavoro alle scuole medie
e lì dare l'esempio è fondamentale
(anche nella vita, ma spesso possiamo fingere che non sia così)
lì non basta predicare su quanto sia importante rispettare l'ortografia,
conoscere la grammatica, mantenere una coerenza (stilistica),
lì occorre dimostrare: essere un tutt'uno con la propria materia.

allora com'è che poi qui le regole possono saltare?
perché questo è il mio spazio?
perché se qualcuno volesse leggere queste righe dovrebbe sapere che
qua le regole le faccio io?
che su questo pianeta la forza di gravità non è la stessa che sulla terra?
e che le leggi della fisica non sempre corrispondono?

conoscere le regole, nella scrittura, così come nel disegno, a volte
è vantaggioso proprio perché si può decidere di ignorarle, superarle,
inventarne di proprie...

la coerenza, però, credo sia ciò che deve comunque rimanere
(oh, be', anche nella vita, ma spesso possiamo fingere che non sia così)

breakfastInWonderland



non sarà il "mulino bianco"
(eh, no, decisamente non lo è)
ma riuscire a fare colazione insieme,
tutti e tre, è davvero un evento

pre wonderland* ci incontravamo raramente al mattino,
come ladyhawk io dormivo e lui era sveglio,
e viceversa (al mattino più viceversa),
ora è lo stesso, solo che a dormire al mattino sono in due
(e io che esco di soppiatto come un ninja per andare al lavoro)
e alla sera a dormire siamo in due
(e lui che lavora, gioca, programma e chi lo sa)

qualche domenica le cose cambiano,
rare domeniche effettivamente,
per questo ho deciso di immortalare questa colazione

ora che la bimba è cresciuta a tavola si gestisce - quasi - da sola,
o meglio ci prova...

in generale vuole fare tutto da sola, anche se ci offriamo di aiutarla,
(è uno spirito indipendente e questo mi causa di frequente orgoglio e ritardi)
come quest'oggi, con risultati rovinosi per la pulizia della cucina,
ahimè
ma penso ne valga la pena (chissà che direbbe tata lucia)
per la sua autonomia... e per la nostra?


* potrei definire wonderland la nostra convivenza con
la bimba (bimba alice, appunto)

giovedì 13 settembre 2012

addioEgraziePerTutto



mi hanno commissionato un quadro
(per questo devo ringraziare due illustratrici locali
che hanno rifiutato il lavoro, ma che, attraverso il passaparola
lo hanno sospinto piano piano sino a me: quando si dice i casi della vita...
e la meraviglia della terza scelta)
:-)

il quadro è nato bene, perché era pensato per una persona amata;
sono stata dunque il tramite di questo affetto e stima e ammirazione,
con il "solo" compito di trasferirli sulla tela;
avevo una storia significativa, alcune foto conviviali, indizi caratterizzanti
e solo pochi giorni per realizzare il tutto, perché il pranzo d'addio
incombeva in agenda (era un regalo d'addio, infatti, non l'ho detto,
o forse, un arrivederci, soprattutto nel cuore dei committenti)

pochi scambi per assorbire un anno di esperienza insieme,
l'essenza di una persona, il sentimento di una comunità,
l'orgoglio di un territorio, il rammarico di un distacco...
e pochi giorni per pennellare, sottratti alla bimba, al lavoro, al sonno
:-)

ne è uscito questo: un acrilico su tela, con un passaggio di pastello.
un ritratto somigliante e un'atmosfera fiabesca,
ali non di angelo e occhi a spillo di oche impigrite...

il quadro è piaciuto (molto)
sono soddisfatta (altrettanto)

ora però sono costretta a ricordare che ho
vecchie commissioni mai concluse che prendono polvere
in un angolo e altre, mai iniziate, che si impolverano solo nella mia testa...
chissà se quei committenti desiderano ancora essere tali ,:-)

dovrò indagare

ps
nella foto anche gli alberi hanno fatto la loro:
la loro ombra (il cellulare non è il massimo per queste cose)

mercoledì 5 settembre 2012

siTorna

Finita l'estate si torna,
anche se non si è mai partiti...
(se non per tre giorni all'inizio e tre giorni alla fine)

Si torna a se stessi. Al lavoro. Alle responsabilità,
anche se non si sono mai lasciate...

Tutto torna.

Come in una partita di tetris illuminata tutti i pezzi stanno cadendo al loro posto.
Mi chiedo: quale sarà il contrappasso?
Penso sempre e da sempre: se qualcosa va bene, fin troppo bene,
se ti senti felice, fin troppo felice, se hai l'impressione che la tua vita sia,
tutto sommato, una buona cosa... allora ci dovrà pur essere un rovescio.
A questa medaglia.

La natura è equilibrio, mi pare. Allora a tutto questo bianco
dovrà, prima o poi, corrispondere una dose di nero?

Meglio poi.

Per ora godo il bianco.
Mi godo la luce anche se piove.
Mi godo i colori anche se è grigio.
Mi godo il silenzio, un pomeriggio di libertà e qualche nota di malinconia
di questo strumento poco accordato che è il mio cuore.

Lascio traccia di un bel film appena visto
another earth
con un finale che mi ha lasciata qualche secondo senza parole...
(è bello farsi sorprendere di questi tempi)
un buon film di fantascienza senza effettoni, intimista e terribile al punto giusto



Lascio una traccia di una vacanza perfetta
(che perfetta non era, ma al ricordo pare così,
a dispetto dei lividi sulla faccia della bimba
che nel giro di mezza giornata si è ribaltata tre volte
e io e lui, guardandoci in faccia, ci siamo talmente scorati che
volevamo tornare a casa...) la prima vacanza di noi tre

Il nostro piccolo giro ha preso il via dalla cascata delle marmore
e subito ci siamo sentiti osservati...


e la sensazione è perdurata anche una volta giunti all'agriturismo Fattoria Walden
a Ficulle, in provincia di Terni...
magiche pietre vedenti ci scrutavano da ogni angolo


ad ogni ora del giorno


e non erano le sole, anche qualcosa di animato ci osservava,
2 "cose" dal nome di Paco e Minnie, 2 giovani alpaca curiosi e socievoli
(per quanto socievole possa essere un alpaca) e
la piccola "obi one" (nella foto col cappuccio jedi)
ha apprezzato molto la loro compagnia


ogni pezzo è caduto al suo posto
e continua a farlo anche ora,
con belle notizie, qualche soddisfazione,
dell'affetto sincero e un'ombra di progetto...
aspettiamo il rovescio
(per ora è giunto quello di pioggia)


mercoledì 8 agosto 2012

felicitazioniVivissime



dicevo qualche post fa che
mi era stata commissionata una partecipazione

ora il matrimonio è stato celebrato
(felicemente)

quindi posso smascherare l'acquerello
senza tema di spoiler (!!)

è identico a quello realizzato per altri amici anni fa,
come dicevo, ma è così che "la cliente" l'ha voluto
:-)
un po' romantico e retrò

sabato 14 luglio 2012

cos'è?cos'è?





dizionario alice-italiano
new entry:

1
"tusè? tusè?" (oh adulto tutor, che mi segue ad ogni piè sospinto, cos'è che ho appena preso in mano? spero non un essere velenoso o dotato di denti aguzzi)


solitamente si tratta di briciola non meglio identificata
o di insetto defunto
o di frammento di pietra fossile
o di molecola di cibo rifiutata precedentemente
o di melone intero
o non so più, ho perso il conto


2
"coia mamma" (con la mamma)






3
"tusa tusa" (scusa, scusa)
piccola ruffiana infingarda,
prima ti conficca gli artigli nelle carni
poi al tuo grido di dolore
scatta: "tusa, tusa"

il massimo l'ha dato in montagna:
un'amica mi aiutava a vestirla e lei la riempiva di dolci, teneri calci
(di gioia dirò a sua discolpa),
poi l'amica è tornata ai suoi impegni di giovane fidanzata senza figli e
la bimba ha chiesto subito di lei; io le
ho risposto: "è andata via perché le hai dato i calci"
(con uno stile educativo basato sul senso di colpa indotto spietatamente)
allora lei: "tusa tusa bededetta" (scusa scusa, benedetta)
nonostante non fosse più lì... che tenero cuore di bimba
(faina ruffiana e opportunista)
:-)

4
"a mamma abbiata" (la mamma è arrabbiata)
registrato proprio ora,
l'ha capito solo dallo sguardo...
io ho paura
questa bambina è troppo sveglia,
ci annienterà presto... tutti
per ora il telefono è in pezzi
e la mamma è arrabbiata


ps
perché a chiusura di molti post ci deve essere il disastro?
;-P


lunedì 9 luglio 2012

auguriIeri




ieri era il mio compleanno
(l'8 luglio a dire il vero, che qui segna come data presente, ma
sono le due di notte, quindi dovrebbe essere ieri, mah)
e approfittando di una mia distrazione la bimba ha sottratto il
preziosissimo
pentel (il modello che usava Mattotti in fiera, per intenderci)
e mi ha dedicato un biglietto di auguri...

non sapevo da che verso pubblicarlo,
ho scelto questo,
orizzontale (??)

è utilizzabile tipo macchie di rorschach:
voi cosa ci vedete?

io una madre in corsa carica di pacchi
che torna affannata dalla spesa
:-)
guarda caso

sabato 7 luglio 2012

titti3




titti era triste mentre ritornavamo a casa
dalla vacanza e piangeva sempre

da quando siamo a casa, sarà il caldo,
sarà la tranquillità del nuovo nido familiare conquistato,
titti dorme e basta
da questa mattina, dicevamo, con il mammo
(mah)





vorrei vederlo questo titti;
oppure no...
:-O
come nei migliori horror
il giorno in cui lo vedessi
potrei pentirmene...

chissà perché una bimba di poco più di un anno
riesce a volte ad essere così inquietante...
e chissà perché una mamma, così scema da farsi prendere
da fantasie troppo vivide, continua a chiederle ogni giorno:
"come sta titti?"
invece di starsene zitta e farlo pian piano 
scomparire nell'oblio?

un sospiro di sollievo:
ho fatto vedere i disegni alla bimba chiedendole se questo era titti,
lei ha detto di sì
pareva sincera,
posso tranquillizzarmi, adesso,
anche se, nei migliori horror,
i bimbi mentono sempre...


ilGiornoInCuiLiberammoTeto



archiviando le foto del post precedente
ho ritrovato queste,
risalenti al giorno in cui liberammo il geco teto
("teto" non per omaggiare Nausicaa di Miyazaki,
ma perché, tornando al dizionarietto alice-italiano,
lei è così che lo pronuncia)

geco teto
abitava con noi da diverse settimane,
appariva e spariva a proprio piacimento:
un giorno nell'angolo del soffitto
un giorno in cucina
un giorno sopra il quadro degli sposi principi
un giorno (notte?) sotto la scrivania dei computer
poi un giorno si posizionò accanto alla zanzariera della porta finestra aperta,
forse voleva solo prendere un po' d'aria,
perché forse era felice di vivere con noi,
ma in un moto di generosità animalista
presi la decisione di liberarlo
(che lo volesse o no)
così aprii la zanzariera e chiusi la porta alle sue spalle
(ce le ha un geco le spalle?)
qualche ora dopo, riaprendo la porta finestra,
constatai che il geco teto era sparito, uscito, emigrato...




spero non si sia sentito rifiutato o scacciato, spero che nella
sua grande saggezza di rettile abbia compreso la natura del mio gesto.

passato poco tempo già sentiamo la sua mancanza,
vorrei tornasse e mi rammarico di quello stupido moto di generosità,
perché non il solito egoismo edonistico? uff
anche la bimba lo rimpiange, lei che ha potuto solo fare da testimone
in quel fatidico giorno da "animal liberation"
riuff
la sua malinconica cantilena rivolta alla finestra con la zanzariera
ormai disabitata per sempre
rispecchia il nostro stato d'animo:
"tetoooo! oe seiiiii???"
e riecheggia a più riprese, perché i bimbi non hanno ben chiaro
lo scorrere del tempo

geco teto, torna!

tittiP(i)ange2



"titti pange più,
nanna mammo"

e così ci svegliamo questa mattina.
per fortuna!: "titti non piange più, fa la nanna col mammo"

mammo = altro essere immaginario adottato dalla nostra famiglia;
una chimera dotata di peculiarità sia maschili sia femminili,
la fermezza del babbo e la dolcezza della mamma (immagino),
ideata dalla bimba in un momento di particolare sconforto...

e dal momento che non ci si addormenta più (grazie alice,
che, al contrario di titti, sei propensa alla veglia)
usciamo in giardino a fare il conto delle vittime:

il nubifragio ieri è stato più violento di quanto immaginassimo
(a rimini una vera e propria tromba d'aria)
e qui da noi ha generato l'ALBEFANTE






con la frattura violenta di un grande ramo
che si è prostrato fino a terra...






l'interesse della bimba per la vittima del tifone
si limita all'estirpazione di qualche foglia,
con la crudeltà tipica dei bimbi quando
si accaniscono su chi già soffre...
poi un giretto esplorativo numero 2:




ed infine la constatazione (amichevole) dei danni in piscina,
foglie sub:




ps
molto più veloce scattare qualche foto 
che ostinarsi a corredare tutto con disegni!
:-)

tittiP(i)ange



direi che fa caldo
ma in questi giorni lo dicono tutti

e no, sono passate alcune ore da queste prime righe
e adesso è diventato fresco: uno scroscio d'acqua
in perfetto stile estivo ed eccoci qua, con le scarpe chiuse e
un foulard al collo (bene)

però il concetto principale non cambia:
in montagna si stava meglio

siamo tornati da poco,
e sentiamo la mancanza di tutti gli amici
che per qualche giorno hanno trasformato le nostre
vite in qualcosa di sovrannaturale
:-)
passare da un attacco zombie, ad un oscar alla regia,
ad un ruolo di fata madrina culinaria,
ad un party adolescenziale sulla bocca dell'inferno...
come lo definiamo, se non magia?

però...
a casa abbiamo portato un amico che non sospettavamo:
TITTI
l'amico immaginario
:-O

"titti piange", questa la chiusura della nostra 3 giorni
sul monte: la bimba che annunciava lacrime misteriose;
nei giorni seguenti per fortuna "titti (non) piange più"
anzi è da lunedì che "titti nanna"
e bravo titti!
o titì?
lo scopriremo

intanto ribadisco: in montagna si stava meglio...

lunedì 25 giugno 2012

laBimba


18 mesi

"Ici - Ice - Aice" (Alice)

"dodoi ativo" (lo yogurt è cattivo)
"utto di futta ativo" (il succo di frutta è cattivo)
"bono" (buono)
"nanno" (formaggio)
"andare dove" (dammi la mano e accompagnami ovunque io desideri)
"vedere" (vedere)
"o voi" (lo voglio)
"batto" (prendimi in braccio)
"petore" (pecore)
"babau" (cane)
"miao" (gatto)
"apire"/"apiamo" (apri questa cosa)
"fomicona" (mosca, formica o grosso insetto)
"gnogna" (nonna)
"umoe" (rumore)
"santa madonna" (santa madonna)
"bee sete" (ho sete, vorrei bere)
"u po natuale, u po frisante" (un po' di acqua naturale e un po' di acqua frizzante)
"tema" (crema)
"e poi batta" (e poi basta)
"no niente" (no, non mi piegherò al vostro volere, mai)
"bua" (mi sono fatta male, accorrete)
"puttana" (puttana)
"neo" (neo)
"mutta" (mucca)
"a una" (la luna)
"andea" (andrea)
"afeia" (raffaella)
"giù, sendee" (voglio scendere, aiutatemi)
"aeio" (aereo)
"icottio" (elicottero)

ho deciso di usare queste pagine come un diario,
la mia memoria è labile:
occorre immortalare, o adesso o mai più,
e allora ecco un piccolo vocabolario "alice-italiano"
sto facendo uno sforzo di memoria per recuperare
i lemmi più usati...

silenzio alle mie spalle
silenzio
una vocina: "puisci a tema"

allarme rosso alla base della mia nuca: "pulisci la crema?"
ecco spiegato il silenzio:
e il divano verde di pelle è tutto bianco di crema solare,
manate di crema protezione 50, densa come bitume,

bene
il dizionario per oggi è concluso

---

aggiornamento serale:
"antoia" (ancora)
"popò" (cacca)
"atte"/"attone" (latte/lattone)
"cappeio" (cappello)
"davietta" (salvietta)
"bobi" (body)
"ahi ahi" (scotta)

---

aggiornamento notturno:
"tottaia" (boowa e kwala)
"o me" (con me = verrò anche io, non pensare di lasciarmi qui, in risposta a frasi tipo "alice, io vado in bagno")

aggiornamento del giorno dopo:
"tornata" (sono tornata, in genere quando scende dal letto dopo un'ora che tento di addormentarla e poi ritorna dopo che ho finto di piangere per dieci minuti)

venerdì 15 giugno 2012

stoppable


settimana scorsa sono stata male;
nei 10 anni precedenti la gravidanza
mi ero ammalata tipo 3 volte,
nell'anno seguente la gravidanza
mi sono ammalata tipo 3 volte
direi che il miglioramento è consistente
:-)

però ho riscoperto la febbre:
un caldo abbraccio, confortevole come
una vecchia coperta di lana fatta a mano;
un abbraccio talmente morbido e delicato
che per un lunghissimo istante ho creduto
di averla davvero addosso quella coperta.
Piccolo delirio domestico.

L'immagine era talmente vivida,
la mia chiusura al mondo talmente totale,
che poi l'ho voluta disegnare.

Nell'angolo in alto a sinistra
l'interferenza di Alice nel mio schizzo della febbre.
Io da anni mi sforzo di ottenere un tratto fresco a spontaneo
(quello in basso a matita, eh già)
poi arriva lei con un paio di pennarelli...

largo ai giovani

mercoledì 6 giugno 2012

eTre




è arrivato a casa il mio terzo libro greco
(uscito per Patakis Publishers)

il titolo è "Te lo prometto" (ecco il link)
l'autrice del testo è la stessa degli altri due
Alexandra Mitsiali
(di cui non inserisco un link per paura di sbagliare persona
a causa dell'alfabeto greco che, a prescindere dai tre libri illustrati,
non mi è per nulla familiare :-D)

il mio nome in copertina è sempre tradotto
perciò risulta come al solito "papaella toàtoi"

l'ho trovato bello come gli altri: bella stampa,
bella impaginazione,
come sempre un prodotto ben curato,
a dispetto della crisi che investe il Paese :-)

l'ho scoperto nella posta venerdì scorso,
un segno del cielo...
proprio quel giorno, pochi minuti dopo,
ho avuto qualche news riguardo al mio "altro lavoro",
quello che in questi mesi, ormai anni direi,
ha preso il sopravvento per motivi fisiologici,
e le news non erano positive.
per questo mi viene da pensare: un segno del cielo?

un segno di scelte passate operate per validi motivi
(allora) che ora che i tempi sono maturati e la
vita alquanto cambiata (evoluta?) risultano poco lungimiranti

al bivio mi ci sono trovata spesso in passato,
al trivio a volte, e ho scelto seguendo il cuore
e il sogno, senza poi avere il coraggio di
portarlo fino in fondo, quel sogno,
o forse non ne ho davvero i mezzi?
la domanda di una vita.
ora pago le conseguenze di quella frammentazione passata,
di troppi ruoli e poca determinazione.

ma non è questa la sede per le crisi esistenziali.

solo una nota: questo è il libro mio e della mia bambina.
era un fagiolo nella pancia quando schizzavo le matite,
era un meloncino sotto il mio maglione quando stendevo i colori sulle tele,
e un esserino famelico e urlante quando terminavo le ultime tavole.
il titolo è risultato profetico: "te lo prometto"
tante sono le promesse che ho già fatto e tante quelle che le faremo,
a partire dalla prima, quando le abbiamo promesso la vita,
in quell'estate con le lacrime in tasca.

mi rendo conto che
fin troppe emozioni, a volte,
accompagnano un libro. che sia letto o realizzato.





martedì 15 maggio 2012

qualcheLink




mah
chissà
cosa avrà questa da guardare?
forse non approva il fatto che io continui a disegnare
e mai ad illustrare?

disegno anche poco a dire il vero, ma l'illustrazione è una faccenda diversa...

lo afferma Davide Calì
in un bell'articolo su un blog che ho scoperto da non molto:
roba da disegnatori

(avevo mai messo tanti link in un post solo?)

consiglio di leggere anche gli altri articoli di Calì sul
suddetto blog (tutti caustici e illuminanti)
e il suo meraviglioso
"10 buone ragioni per smettere di fare l'illustratore"
su Frizzifrizzi

(oddio altri link)

"chi sa fare fa, chi non sa fare insegna", si dice
io revisiono:
"chi può fare fa, chi non può fare legge di chi fa"
(e intanto insegna dell'altro,
ma questa è un'altra storia...)

sabato 12 maggio 2012

sonoUnaCollezionista



domenica scorsa ho visitato
una bella mostra di Franco Matticchio
alla Galleria dell'Incisione di Brescia
(che sarà aperta fino al 15 maggio).

amo Matticchio da molti anni
e da domenica mi sono digievoluta in

Collezionista! 

divenendo proprietaria di un (abbordabile)
Matticchio Originale!

è nella foto:
un'acquaforte acquerellata
della serie "La piccola fuggitiva"
(edito da Nuages)

sono molto orgogliosa

non è il primo originale
che adotto (per esempio possiedo 2 Pia Valentinis originali,
per gentile donazione dell'autrice :-),
e un Eva Montanari dedicato per lo stesso motivo)

ma l'acquisto, devo dire, mi ha molto emozionata...
sono un'anima semplice
:-)

giovedì 10 maggio 2012

piovonoConcorsi




Qualche comunicazione di servizio per gli illustratori,
che possono dimostrare di esserlo molto più di me, 
in questo periodo...
:-)

Qualche concorso.

scadenza 20.05.2012
sketchbook diaries (regolamento)
4 pagine disegnate del proprio taccuino o moleskine
per Picnic! Festival

scadenza 31.08.2012
A la orilla del viento (regolamento grazie a le figure dei libri.com)
un albo illustrato a tema libero

scadenza 1.10.2012
Libri Mai Mai Visti (regolamento)
un libro sorprendente realizzato in qualsiasi forma o materiale

Nel primo non si vince niente, a parte il diritto
(e il dovere) di presenziare al Picnic! Festival 
come cronista della giornata armato di taccuino.
Lo trovo originale e stimolante.

Nel secondo si vince un premio in denaro (niente male)
e la pubblicazione del libro (molto bene).

Nel terzo si vince un premio in libri.
:-)

aggiungo:
scadenza 5.09.2012
Lucca Junior (regolamento)
una tavola A3 
premio in denaro

Non credo siano i concorsi più significativi nel panorama nazionale/internazionale,
ma il caso me li ha fatti incrociare e non vedo per quale motivo non divulgarne la notizia.

Per il resto?
E' un periodo strano.
Dopo Wislawa Szymborska e Moebius,
abbiamo detto addio a Maurice Sendak, 
appena ieri.
E l'anno non è neppure a metà.

Ho modo su base quotidiana di confrontarmi con la mediocrità umana
(la mia, quella degli altri) e con la straordinarietà umana 
(di pochi e direi non la mia).

Il pentel, qualche pennarello, le matite e i 2 pantoni
fanno da flusso canalizzatore per la mia strana malinconia
giornaliera... sarà la primavera. Sarà l'imprevedibilità del tempo...
Sarà.







sabato 28 aprile 2012

MyHankoFamily



ovvero: l'ultima follia mia

alla faccia della crisi, tempo fa, ho fatto un acquisto
completamente inutile
che più inutile non si può
(istigata, come capita a volte, dalla mia amica Mara)

una tripletta di "hanko seals"
(timbri giapponesi)
direttamente dagli USA
(questo il sito)
a mia difesa: erano in sconto...

le scritte che ho voluto tradurre in kanji
(o meglio nell'alfabeto katakana)
sono, quale originalità, i nostri nomi,
e sono venuti fuori:
rafaera
andorea
arisu

i timbri sono proprio belli:
parallelepipedi di pietra lavorata,
adagiati ognuno nel suo piccolo scrigno in tinta,
con un tampone di inchiostro rosso annesso...
e tutto il fascino dell'artigianato giapponese

il mio lo potrei usare per firmare i disegni (altro elemento a mia difesa)
quelli di figlia e marito non so...

so solo che la figlia in meno di due anni ha già ricevuto il secondo timbro in regalo
ed entrambi sono legati al suo nome...
o sono dotata di veramente poca fantasia
o sono monomaniaca
(direi entrambe)

il disegno è un po' macabro nel complesso
(e non sono nemmeno stata capace di fare dei timbri precisi!)
vabbè