g-audio magno! una g-alleria di immagini e parole

domenica 23 novembre 2014

diCompleanni



auguri Presidente!
un biglietto ispirato alla "giocata del giovedì"
che tante tante soddisfazioni
(ed emozioni)
ci sta regalando

grazie
e grazie al prof. Savalas

venerdì 21 novembre 2014

socialNarrazioneApiùMani


un giorno in un post di facebook

io:
ho perso il cellulare. ieri notte. scarico e spento. la casa l'ha ingoiato. la mia memoria fallata riesce a risalire fino ad un gesto frustrato dal buio e dall'assenza di caricatore accanto al comodino, poi si perde. ho ripercorso i miei (presunti) passi più volte, ma la logica è sconfitta dal caos esterno-interno. ero stanca. anche la casa lo è. riordinando forse lo ritroverei, sotto un mucchio di panni o di fogli o di giochi o di gatti di polvere. riordinando tutta la casa. riordinando.
forse uscirò per comprarne un altro.

autore2:
Segui la parabola della frustrazione. Oppure ristancati e rifrustrati allo stesso identico modo, ma con in mano una freccia rossa lampeggiante. Ripetendo lo stesso gesto, la freccia cadrà esattamente dove sta il cellulare. Attenta a non romperlo però!

io:
grazie! ora cerco la freccia rossa lampeggiante. da qualche parte in casa dovrei averla. ma sta sotto a qualcos'altro... invisibile...

autore3:
Perdi qualcos'altro, tipo tua figlia. Quando ti metterai a cercarla non la troverai, ma troverai il cellulare.

io:
che idea meravigliosa! risolverebbe molteplici problemi. come si dice: prender due piccioni con una fava. poi però non devo perdere altro, altrimenti ritrovo mia figlia! (accidenti sto invecchiando: mi sto facendo un sacco di scrupoli a spingere il tasto invio. la maternità rammollisce!)

lo stesso giorno, qualche minuto dopo, in un altro post
autore3:
Sono a casa da solo!
Concentrato sullo schermo del pc, sto lavorando.
I miei gatti sono entrambi sulla poltrona, dormono abbracciati.
No correggo dormivano abbracciati, ora fissano un punto sul soffitto.
No correggo fissavano un punto sul soffitto, ora emettono un miagolio tremante.
No correggo emettevano un miagolio tremante, ora sono fuggiti entrambi sotto al letto.
Sono davvero a casa da solo?

autore4:
mai.

io:
insidious
poltergeist
shining
amtyville horror (stai solo per entrare nella letteratura!)
addio
forse là dove andrai c'è il mio cellulare
chiama quando arrivi!

the end


non so perché ho voluto riportare queste righe

fermarle come insetti nell'ambra prima
che lo scorrere della cronologia le disperdesse,
come tante altre conversazioni prima di esse

forse perché sto riflettendo sulla narrazione, sulla narrativa, sulla narratologia,
o solo perché sto riflettendo...
e mi piace notare che le storie si possono nascondere ovunque
perché siamo fatti di storie (per quanto minime, domestiche, individuali)
e che facciamo storie (per quanto frammentate in post, chat, post it, agende, mail...)
e che più storie, quasi con volontà propria, possono decidere di intrecciarsi,
e di diventare una: quasi un racconto a più mani

surreale
umoristico
fantascientifico
horror
?

che importa, basta che qualcuno abbia la pazienza di fare
copia-incolla
e nasce da sé...

tutti i racconti sono già scritti,
dobbiamo solo notarli,
e copiaincollarli...

the end


domenica 16 novembre 2014

terapiaIntensiva


disegnare fa bene

oggi io e la bimba abbiamo disegnato insieme
io: acrilico
lei: tempere

io: mio tavolo inclinato
lei: suo tavolino ikea

papà: videogame

allo stereo: la sirenetta inceppata sulle note finali
(lo stereo sta tirando le cuoia, pace all'anima sua)

una bella domenica
pomeriggio

ora: fissativo acrilico impesta l'aria
la sirenetta simula musica sperimentale d'avanguardia

tutto sommato
la vita è bella

mercoledì 12 novembre 2014

hoAppenaVersatoIlTèNelLavandino


oggi va così
la giornata nasce storta,
come ogni giorno alle 5...

sbadiglio
in bagno si fulmina la lampadina,
all'accensione,
in puro stile horror
bzz
mi lavo al buio
(riflessivo)
mi trucco gli occhi al buio
(riflessivo apparente)
mi lamento
(intransitivo pronominale)

faccio colazione
programmo la lezione
correggo i compiti per casa (che desolazione?
solo per amore di rima)

poi vado a scuola
macino tre ore
assegno due nove e un otto e mezzo,
allaccio due scarpe da tennis
(non so dire quale di queste azioni mi
abbia dato più soddisfazione)
e poi

la tragedia

ho la mania di approfondire
anziché lasciar perdere
e così rispondo ad una provocazione
    me la sono cercata
e mi si stampa in faccia:

"la prof dell'anno scorso non torna più?"
no, certo, è in pensione, lo sapete...
   ignorali, ignorali, lo sai....
è la stessa studentessa che ti ha detto, un mesetto fa,
non me lo ricordo nemmeno più, qualcosa di estremamente
offensivo
cosa mi aveva detto?
se ci penso forse mi torna in mente...*

poi hermione granger prende la parola
    tu gliel'hai data, folle!
e dice:
"non so cos'era, ma l'altra prof, qualsiasi cosa dicesse,
la ascoltavamo incantati"

al che mi sono fulminata
    bzz
suona la campana
ok ragazzi, buon giorno, ora vado a suicidarmi...

"che caldo"
ha esclamato la mia adorata cenerentola
in scarpe da tennis
eh già
era diventato così caldo che mi sudavano gli occhi

e così dieci minuti fa ho versato il tè nel lavandino

la tazza nemmeno l'avevo tirata fuori, ora che ci penso,
ho guardato il filtro di bambù pieno di foglie e fiori
ho ascoltato il gorgoglio giù per lo scarico e ho pensato

niente ho pensato: ho riso
per non piangere

tanto non ne avrei sentito il sapore

* ps
ecco mi sono ricordata la cattiveria,
come avevo fatto a rimuoverla?,
"prof, lei ha solo una figlia?"
"eh, sì, ormai sì, come faccio, per farne un'altra
   perché non tengo la bocca chiusa, son peggio di loro
dovrei lasciarvi"
"magari"
sentenzia lei, sempre lei,
denotando comunque uno spirito sfrontato
che prima o poi vorrei vedere nei temi