g-audio magno! una g-alleria di immagini e parole

domenica 28 ottobre 2012

unAuguri(oooooooooooooo)



e dire che quando stavo rientrando
dopo il lavoro
la giornata mi era stata rischiarata da
un timido arcobaleno

poi il pomeriggio è tracollato:
insonnia molesta
un piede inspiegabilmente inservibile
(l'insonnia: la sua
il piede: il mio
il connubio: mortale)

ore trascorse a sgridarla
a zoppicarle dietro come la nonna obesa novantenne
di qualche sitcom malriuscita americana
o tedesca, se ce ne fossero...

il tentativo di riordinare la cucina
sempre claudicante
(sia io sia il tentativo)
e un rumore sospetto dalla sala
tud
mi affaccio e ha il mio telefono in mano
"alice hai fatto cadere il mio telefono?"
la risposta dallo stesso:
una seconda crepa nel cristallo

bene
ho omesso che il padre
era uscito per un intervento di lavoro
e il padre non è cardiochirurgo
è informatico, non aggiungerò altro.

perciò, in assenza di testimoni,
per scongiurare l'infanticidio
parto in macchina

il cielo si stava tingendo alla grande
come solo in questa stagione osa fare
(se l'estate è la stagione dell'anguria
e la primavera è la stagione delle fragole,
l'autunno è quella dei tramonti)
forse un tramonto-spettacolo
avrebbe potuto salvarmi/ci

ma dopo 5 minuti si è addormentata
inversione a U
e a salvarmi è stato il tavolo della cucina
(sgomberato precedentemente al costo di un
cellulare di ultima generazione)
e in più la china, l'ecolina, l'acrilico bianco,
i pastelli i pennelli i pennelli di martora e quello buffo a ventaglio
e il contenitore per il ghiaccio
trasformato in tavolozza
e qualche goccia di acqua
e qualche minuto, ora (!!!) di sonno

so che la serata così sarà rovinata
che appena ci metteremo a tavola con quei 4 amici
salterà su come un jack-in-the-box
malefico e ridanciano
ma almeno sono salva
e lo è anche lei

per ora

(il disegno è un biglietto d'auguri
e dal momento che festeggeremo domani,
domenica,
pubblicherò il post domani per non
spoilerare, anche se immagino
che la festeggiata abbia di meglio da fare
che mettersi a leggere quaggiù)

giovedì 25 ottobre 2012

tiraAriaDi




aria di nuova sperimentazione

dicevo che sarei andata a riordinare
ma un'occasione così quando mi si ripresenta:
la casa vuota, il silenzio propizio,
una penombra sorniona

così non ho richiuso nessuna boccetta,
non ho lavato nessun pennello
e mi sono rimessa al lavoro
tornando su soggetti più convenzionali

niente tempesta
solo disappunto
il disappunto di chi si vede invadere,
manipolare, utilizzare
in una parola: maternità

poi mi giunge notizia che la piccola serpe si vende per un cracker
(l'ultima volta era per un grissino)
poiché giunta dai nonni viene assalita da
inspiegabile attaccamento paterno (mi raccontano)
perdurante lunghi lunghissimi minuti
e facente temere impossibilità di abbandono di minore
fino alla proposta di un cracker
che spegne la dipendenza da umano
e accende quella da carboidrato

tutto a posto
la bimba è autonoma
(da chi avrà preso?)

oggi però madre obesa ha speso calorie
a pennellate
piuttosto che assimilarle a grandi morsi

nuove vie di chine e ecoline
chissà
ricordo post con sperimentazioni di oli e olietti
che lì giacciono abbandonati
ma è questo il bello:
imbocchi un sentiero e nulla ti vieta di
lasciarlo alla prima biforcazione
o di buttarti nel sottobosco e tracciarne uno tu,
qualche rovo ti graffierà, pazienza,
ho indosso i pantaloni lunghi

eccoGrazie



oggi ringrazio

a volte fa bene rivolgersi al creato, al creatore,
a una qualche divinità che si preferisce
e dire grazie

sono piccole cose, sono grandi cose,
sono le nostre cose e hanno valore perciò
grazie

ò_0

il disegno non c'entra nulla,
ma fa parte delle piccole cose,
il tavolo della cucina ne porta ancora i
segni
relitti di ecoline, scottex, china, matite
pennelli
pennelli
pennelli
l'acrilico bianco;
mi sono autoesiliata dalla zona lavoro
per eccessiva impraticabilità
ed ho reso così impraticabile anche la cucina,
il cui tavolo era l'unica superficie libera rimasta
ora andrò a riordinare:
le boccette vanno chiuse prima che ne evapori il contenuto
i pennelli lavati prima che l'acrilico li condanni

mi rendo conto che uno degli insegnamenti più
significativi che sto dando a mia figlia è
"chiudi i pennarelli dopo che li hai usati"
si tratta di rispetto

il mio rispetto è forse un po' selettivo

ma anche i grandi insegnamenti possono
passare attraverso le piccole cose, credo;
quando non rispetta il gatto ne porta poi i segni sulla faccia,
ma i pennarelli non si possono difendere
e non protestano
loro si asciugano
piano piano
e ci lasciano
senza un fiato

qualcuno deve pensare anche a chi è senza voce

naturalmente per ora sono sempre io a richiudere i pennarelli
a scovarne i tappi dispersi e a volte troppo tardi:
il giallo ci sta lasciando

il gatto però sta bene

ieri durante il sonnellino
mi sono coricata accanto a lei
e automaticamente mi ha infilato la mano
nello scollo della maglia, com'è sua abitudine
avendo le unghie troppo lunghe (mea culpa)
mi ha fatto male così le ho tolto la mano
bruscamente
la risposta, nel sonno, è stata:
"non ti voglio più!"

ok, mi citava,
mi accorgo di essere una madre verbalmente aggressiva

ultimamente infatti dice
"la mia mamba"
(così come
"il fantamba"
quando si mette sotto il lenzuolo)

essere una mamma mamba dovrebbe preoccuparmi:
uno dei serpenti più velenosi in natura

e invece penso che vada bene comunque
trascinate da questa tempesta di vento
cresciamo insieme
io che le insegno a chiudere i pennarelli e
lei che mi insegna a stare più attenta al peso delle parole
grazie

sabato 20 ottobre 2012

sonSoddisfazioni

Oggi mi perdo in autoelogi e simili sproloqui.

È necessario al mio umore mutevole,
alla frenesia che caratterizza i piani alti
del mio essere e le mie giornate interminabili che, ahimè,
terminano invece in un nulla di fatto familiare:
io che soccombo esausta sotto le sempre più argute
argomentazioni della bimba addormentandomi intorno alle
22.00 mentre lei, ancora piena di energie, si aggira per casa,
l'ultima volta dichiarando "si è stufata aice", solo perché
pretendevamo di metterla a letto

mi sembra che le serate non esistano più,
estirpate dalla mia agenda giornaliera...

forse è ingiusto tentare di ragionare con un
essere che ancora non ha due anni

ingiusto nei suoi e nei nostri confronti

Per questo necessito urgentemente di qualche soddisfazione
esterna al nucleo familiare, qualche soddisfazione
inaspettata
un regalo dal mondo
che puntuale è arrivato



ho ricevuto una gradita mail,
era l'autrice di quel libro che è uscito
tempo fa per un'editrice locale (Fulmino)

il libro ha vinto il primo premio al
Premio letterario nazionale “Anna Osti” di Costa di Rovigo
nella sezione narrativa edita per l'infanzia 9/13 anni,
nella motivazione si fa cenno anche alle mie illustrazioni,
alle scritte fatte a mano e alle piccole icone che corredano il testo;
presidente della commissione giudicatrice niente meno che
Luigi Dal Cin, mi hanno detto...
il mio nome come al solito non compare, ma nonostante
questo mi fa l'effetto di una boccata di ossigeno,
grazie
e complimenti alla scrittrice,
storica determinata, sapiente narratrice e bi-nonna orgogliosa






avevo ricevuto un'altra mail, tempo prima,
dalla scrittrice dei miei libri greci:
il nostro Niloufer è stato tra i sei finalisti
di un premio nazionale;
altro ossigeno, grazie mondo

oggi mi sento di nuovo allineata
a dispetto dell'adrenalina che scorre
senza scopo né motivo tutt'intorno al cuore



domenica 7 ottobre 2012

dov'èFantasma?



china nera, ecolina warm grey, grafite (hb, 3h, 5b),
pastello derwent ivory black, bianco acrilico

un lavoretto su commissione per
un giornale promozionale di teatro

un nuovo spettacolo
(compagnia fratelli di taglia)
basato su una delle favole di Ende;

la settimana è stata particolarmente impegnativa
e perciò quello che sarebbe stato il lavoro
di un giorno si è trasformato
nel lavoro di una settimana intera

incidenti di percorso:
1. scansione delle matite orribilmente deformata,
perché a metà lo scanner è stato aperto da una bimba
giustamente incuriosita dal rumore

2. attacco di insoddisfazione dell'autrice, tradottosi in
"rifare"

3. bottiglietta di china nera agguantata dal tavolo
e tradotta per casa, aperta, con risultati prevedibilmente
rovinosi; io ero fuori casa, perciò dell'evento ho sentito solo narrare,
ma il nero sotto le unghie della suddetta bimba dà conferma alle voci...

la gran parte del lavoro è stata eseguita su tavolo non conforme,
causa caos domestico;
nella penombra crepuscolare,
causa nanna della bimba;
con strumenti di riciclo,
causa periodici furti ai miei materiali da disegno,
strumenti professionali che per un'ereditarietà discutibile
diventano quotidianamente suppellettili da asilo nido...
tutto nella norma, quindi
:-)

cosa fatta capo ha
(ora speriamo che il definitivo soddisfi il cliente)

lunedì 1 ottobre 2012

ilNumero2



questa data è memorabile per 2 motivi
1 ottobre:
1. qua in repubblica è festa (la repubblica è di san marino)
2. entro oggi bisognava inviare le tavole per partecipare alla selezione di bologna
(data che la fiera anticipa di anno in anno)

partendo dal punto 2: non ho inviato nulla,
come sempre da quando vivo in wonderland*
(2 anni)
e dire che avevo un sacco di idee
(un sacco di idee quaggiù, nella valle dell'inconcludenza, sono
ben 2)

tornando al punto 1: ho lavorato,
2 schizzi ben meditati,
appena inviati,
vedremo cosa ne dirà il committente;
ma è stata comunque festa per me, perché la bimba
era in trasferta da mezzogiorno e poter
pranzare alle 2 e mezza con raschiatura di frigo,
saltabeccando da un tavolo da lavoro all'altro
senza inciampare in piagnistei alti meno di un metro
è stata una gioia...

ho avuto però anche tempo per
pensare (e come so bene nel mio caso pensare è dannoso)
giungendo alla conclusione che anche solo
2 idee per me sono troppe;
non significa nulla, lo so,
ne ho avute tante di idee nella mia vita,
povere bozze lasciate a marcire nell'ombra
o a seccarsi in riarsi solai del pensiero.
seccate e sparite.
a volte appuntate, ma comunque sparite, perché chissà
che fine ha fatto l'appunto impresso su carta grigia di oblio...

dovrei perquisire la casa/le case
tornar sui miei passi in cerca delle briciole, che chissà se ho lasciato.
quaderni, fogli, agende, blocchetti, post it (e che dire dei file perduti
nei passaggi da un computer all'altro?)
un romanzo qua, un racconto là, un progetto libro illustrato

venite a vedere il bambino mostro
il corvo e il mantello
vittoria vera
la storia di go e ccia
ali di anatroccolo
punti di vista
lupo daltonico e cappuccetto dislessico
l'enciclopedia fantastica...

chissà se esiste un cimitero delle (proprie) idee,
un cestino, come quello del pc,
dove cliccare e per miracolo ripristinare (!)
se le avessi di nuovo qui, nella memoria,
pronte per essere realizzate o scartate o derise
che ne sarebbe di me?

oggi ne ho 2
coltivate da giorni
coccolate e nutrite

sono:
1. i pianimali
2. assenza di wislawa szymborska

non le sto realizzando e non le realizzerò
e questo pesa come il mondo!


* il post bimba