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giovedì 18 luglio 2013
SannaForPresident
il 19 e 20 gennaio scorsi
(un secolo fa, lo so)
ero a Milano presso l'Associazione Illustratori
il mio karma mi aveva proposto un corso con
Alessandro Sanna
e io non avevo potuto rifiutare
(dal momento che poco prima
ne avevo invocato proprio uno
ad alta voce)
(ometterò della febbre della bimba
e del rischio di non partire)
questo il resoconto sul corso:
2 giorni intensi presso la sede della AI
2 organizzatrici sorridenti e disponibili
1 gruppo variegato e stimolante
1 "maestro" superlativo
peccato che quello che fa Sanna non possa essere davvero insegnato...
usare la sua tecnica equivarrebbe a plagiarlo;
tecnica e soggetti,
significante e significato,
sono strettamente collegati
e spesso si fissano sulla carta in un'unica pennellata
fluida
magistrale
sintetica
vibrante
e quella pennellata,
apparentemente improvvisata,
è semplicemente l'ultima di un milione di pennellate
provate e riprovate in anni di pratica e litri di inchiostro;
quella pennellata,
che piega a destra e diventa un gatto
o si assottiglia e imprime un corpo
o si scompone e suona il violino
è La Sua Pennellata
ognuno di noi deve trovare la propria
questo è certo
però possiamo usare la stessa carta
patinata per gli inchiostri
o la stessa Canson per gli acquerelli;
possiamo comprare compulsivamente (come lui)
tutti i pennelli grossi, strani, baffuti, ricci, cinesi, giapponesi,
alieni
che ci capita di incontrare sulla nostra strada
e (come lui) possiamo dirigere la nostra strada
"casualmente", "accidentalmente"
verso negozi di pennelli;
e poi fare esperimenti all'infinito
(come lui);
documentarci sui soggetti;
confrontarci con gli altri autori;
osservare il mondo con la coda dell'occhio
e poi a occhi socchiusi e
poi a testa ingiù...
assorbire il tutto, digerirlo e
infine
(come lui) riproporlo al prossimo
in una sintesi personale filtrata dalla nostra individualità...
questo, mi pare, sia Sanna
e poi è quel lieve difetto di pronuncia,
un accenno di balbuzie, direi,
che lo rende ancora più speciale,
come persona, come insegnante e come comunicatore...
due giorni preziosi
che rivivo solo oggi, a distanza di mesi,
e che rimpiango di non aver potuto mettere a frutto
con un po' di pratica seguente...
non è un resoconto, lo so,
ma andrà bene lo stesso
:)
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Nulla di più si può desiderare dall'essere per due giorni - e sempre - allievi...
RispondiElimina:)
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