g-audio magno! una g-alleria di immagini e parole

giovedì 26 gennaio 2012

traParentesi(graffa)2



una seconda interpretazione della stessa
crisi d'identità del post precedente...

sono quanto di più lontano da una giraffa si possa immaginare,
ma nel nome ne contengo l'essenza: scherzi del destino

la parentesi graffa mi si addice:
basta cambiare una consonante ed
è una parentesi grassa;

più attinente quella tonda, è vero,
ma nel nome non c'entrava...

venerdì 20 gennaio 2012

traParentesi(graffa)


mentre preparavo il cavolfiore gratinato
mi ponevo un quesito esistenziale

perché se mi firmo giraffa mi rappresento come un coniglio?
questione semantica o formale?
significante o significato?

non sono giunta ad una soluzione:
il problema persiste

mercoledì 18 gennaio 2012

riflessioni



e scoperte

ho scoperto che era finito l'inchiostro nel pentel
(quello che mi ha regalato Mara, lo stesso identico 
modello che usava Mattotti per
firmare i volumi a Bologna quando, due anni fa?,
e la mia amica Mara, la folle e impavida, 
che ha avuto il coraggio di chiedergli che pennarello
fosse... e lui che ha risposto! gentilmente, 
esaustivamente... un signore)

ho sostituito la cartuccia
ora lascia il segno...
:-)
ne ho approfittato

quasiDieciKg



superato brillantemente il tagliando del primo anno
siamo nella norma

il pulsante di stand by indicatomi dal pediatra non funziona

la bimba presenta ancora
"più doppi menti che pensieri"
(cito dott. pediatra)
e faccia da schiaffi congenita

giusto livello di cerume nelle orecchie
basso livello di puzza
pelle delicata

ps
non ho ancora comprato il terzo pantone
pps
oggi devo fare grafica
fare per hobby quello che una volta era un lavoro
dovrebbe essere rilassante...
qualcuno l'ha postulato?
mi sa che sbagliava, comunque

lunedì 16 gennaio 2012

perUnaBoccataD'aria



Ho pubblicato l'immagine e istantaneamente la bimba si è svegliata,
perciò scrivo questo testo che sono passate due ore.

Pannolino, pappa, giacca
e siamo uscite.
Nel frattempo è arrivato il papà.
Dovevamo solo fare la spesa.
Fatto.

Oggi giorno libero.
Ho lavato piatti e preparato pappe tutta la mattina.
Di qui la necessità pressante di una boccata d'aria,
almeno dopo pranzo.

Però la bimba si è addormentata e il suo sonno,
come spesso accade negli ultimi giorni,
ha generato mostri.

Come il sonno della ragione?
Quando mia figlia dorme io produco mostri.
Dovrò riflettere su questa cosa.
Mi chiedevo dove fossero le idee
e infatti ancora non ci sono.
Ma grazie ai soliti 2 pantoni (ice grey 2 e poppy), un pennarello tombo nero,
un tratto clip color amaranto, un faber castell con la punta a pennello
e una sanguigna... ecco ha preso vita il mostro quotidiano.

Ormai disegno senza idee.
Le linee si tracciano da sole.
Tornano stereotipi confortanti,
la mano si muove.

Tutto bene.

un ps sul post della mamma col manico
ecco quel mostro è estinto:
il bubbone orrendo orrendo è... caduto
si è suicidato non riuscendo più
a sopportare le sevizie della bimba
ora dovrò gestire la cicatrice



domenica 15 gennaio 2012

aPrescindere



mi sto appassionando ai pantoni/pennarelli
sempre senza idee, ok, ma la mano almeno si muove...

per questo mi sento di dire che:
disegnare è un vero piacere
a prescindere dai funambolismi che comporta.

L'ho detto.
Ora ho la responsabilità di andare avanti:
per esempio comprando almeno un terzo pantone?
Può essere un inizio.

Inizio.
Da capo.

Dopo anni di "apprendistato" mi ritrovo a ripartire come una principiante,
dopo tre libri all'estero e uno locale,
dopo alcune copertine e qualche immagine interna di rivista,
dopo un videogioco,
dopo varie locandine teatrali,
dopo mostre...
si riparte,
da un terzo pantone.

Ok. L'imporante è ripartire.
E che sia un vero piacere.


note a piè pagina
funambolismi:
aprire i pennarelli con una mano, usarli, richiuderli con la stessa sola mano,
mentre con l'altra si tiene la bambina, abbastanza impegnata da essere soddisfatta,
ma anche
abbastanza distante da non essere interessata ai suddetti pennarelli
- impossibile -
perciò sacrificarne uno dandoglielo in pasto
e decidere che non ci serviva più, alla faccia del progetto artistico...
e così via finché alla mano disegnante (nel mio caso la destra)
non resta che un unico pennarello, o matita, o fusaggine, o sanguigna, o...
ma solo uno e il resto è a terra o tra le fauci del piccolo mostro,
grondante bava, ahimè, imparerò ad integrare anche quella nei miei disegni

sabato 14 gennaio 2012

tempoNonTempoTempoNonTempoTempo!


In questo spazio mi piace pensare al disegno, in tutte le sue sfumature.
Nella fattispecie al mio disegno.

Quindi mi sono spesso ritrovata a gioire perché la bimba era via...
che madre degenere...

Ma oggi mentre tornavo dal lavoro mi sono scoperta impaziente di rivederla,
mi mancava. Lo ammetto.
In fondo è adorabile. Mangia quando deve mangiare, sbava quando deve sbavare, fa la puzza quando la deve fare e dorme... più del previsto.

Ed è allora che da madre degenere mi ritrasformo in illustratrice potenziale e prendo in mano qualche strumento.
Ahimè. Non senza difficoltà.

Il primo intoppo, oggi come oggi, è questo.
Sono finite le idee.
Appunto.

Non basta una mezz'ora ritagliata nel tessuto della settimana per restituirti alla creatività.
Come dice Julia Cameron ne "La via dell'artista" occorre riempire il pozzo.
Il mio è vuoto. Non l'ho più riempito, da un anno almeno.

Tutti i pesci? Direi che me li sono mangiati
:-)
a ripensarci non ci sono pesci nel pozzo, chissà perché ho pensato ai pesci...
forse perché nello svezzamento naturale è ora di sogliola?
è l'acqua che manca e il secchio tocca il fondo senza riportare su nulla...

che brutto momento
sto qui e... spero che si svegli

venerdì 13 gennaio 2012

laMaternitàGeneraMostri



Non posso attribuire l'aumento di peso alla maternità, lo ammetto.
Finché faceva le vasche in pancia la bimba mi ha chiuso la bocca con le nausee e consumata da dentro come un alien di tutto rispetto, perciò l'aumento di peso è tutto mio.

Ma il collo mutato è una sua invenzione.

A furia di usarla come un appiglio per mesi la piccola escrescenza che avevo sul collo è diventata un bubbone orrendo. Orrendo.

Concludendo: le mutazioni corporee date dalla maternità sono imprevedibili.

ps
oggi che lei è dai nonni sperimento pennarelli e pantoni, sanguigne e carboncini...
quanto sudore per un ritaglio di tempo e... di carta!